Il mistero dei massi avelli, un romanzo di Bruno Elpis
Intervista e commento di Amarilli73 ne "I miei sogni tra le pagine"
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Il pensiero di Amarilli73
Una nuova indagine per il commissario Giordàn, il poliziotto di provincia, dalla vita solitaria e riservata, creato dalla penna di Bruno Elpis e già protagonista del romanzo “Il Carnevale dei delitti” (Ciesse Edizioni). Anche se non sono una grande lettrice di gialli (come ben sa chi segue questo Blog), ho comunque un debole per le storie a incastro, dove i destini di persone apparentemente sconosciute tra loro risultano in realtà intrecciate e accomunate da elementi che si possono cogliere solo dopo un’accurata indagine. Anche qui all’inizio c’è un delitto, come un buon thriller che si rispetti, ma è un delitto che scaturisce dalla scoperta di un altro delitto sepolto nel passato: Elpis sceglie di rivelarci gli eventi e gli indizi gradualmente, scartando l’idea di un investigatore onnisciente e troppo astuto, e preferendo invece un uomo tutto sommato normale, che può contare però sulla pazienza di mettersi in attesa e di raccogliere gli spunti che gli vengono da ogni aspetto della sua ricerca (che si tratti di un’impressione istintiva o anche dell’illuminazione provocata dalle traduzioni dal latino e dal greco della nipote liceale).
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Amazon: il pensiero di Amarilli73
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Un giallo breve ma particolare, che mi ha lasciato soddisfatta e che al contempo mi ha insegnato e/o fatto ricordare parecchie nozioni storiche, grazie alle tante citazioni disseminate qua e là (come elementi propri della cultura di Giordàn/Elpis e che contribuiscono a renderlo l'uomo/scrittore che è).
Il commento di Cuspide84 www.qlibri.it
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HOMO HOMINI LUPUS
Siamo alle porte del Natale nei paesini che si affacciano sul lago di Como; l’atmosfera è quella delle grandi feste: luci natalizie, alberi innevati, ricerche di muschio, rocce e cortecce per il presepe, buone nuove nell’aria… leggere questo libro è come osservare una di quelle palline che basta capovolgere per vedere la neve abbracciare dolcemente col suo manto tutto il paesaggio, ci si perde, restando incantati dalla poesia insita nel racconto.
Il commento di www.i-libri.com, scritto da Donatella Perullo
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Quel ramo del lago di Como, che volge a Mezzogiorno, questa volta fa da sfondo a un paesaggio odierno, scenario di eventi inquietanti.
Chiara si reca all’incontro con il suo innamorato segreto. Aspetta un figlio e pregusta il momento in cui glielo rivelerà. È inquieta, ha timore della sua reazione, ma è fiduciosa che non la deluderà. Ansiosa si reca sul luogo dell’appuntamento, uno spiazzo panoramico sulle colline che circondano il lago. La reazione negativa dell’uomo annienta la giovane. È sposato e non ha intenzione di lasciare la sua famiglia, le impone di abortire e la lascia sola accanto a uno dei Massi Avelli, le antichissime tombe a inumazione che impreziosiscono quei luoghi.
Chiara è disperata, ma non ha rimpianti ed è decisa a tenere il bambino. È a questo che pensa quando inciampa in uno scheletro umano che un recente temporale ha riportato alla luce. È stravolta, non si accorge di non essere sola, non vede l’assassino spiarla e non fa in tempo a fuggire quando questi la spinge nel precipizio, oltre il parapetto del belvedere.
Leggi tutto: Il commento di www.i-libri.com, scritto da Donatella Perullo